"Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più uno schiavo, ma uomo libero" - LENIN

AL MOMENTO SU POGGIO, DALLA GIUNTA SOLO PAROLE...

31 Luglio 2012

COMUNICATO DIFFUSO ALLE REDAZIONI LOCALI


E' passato più di un mese dall'intervento di recupero della bocciofila effettuato dai giovani poggesi, inquadrati in gruppi di lavoro volontario nati su iniziativa popolare e del PCL. Un'azione che sarà ricordata a lungo e con orgoglio dagli abitanti di Poggio, a dispetto delle false ricostruzioni e interpretazioni dei fatti diffuse a riguardo da parte di rappresentanti della Giunta e della maggioranza di centro-destra. Un'azione che ha riqualificato un'area abbandonata da anni e che i militanti del PCL ( a partire dalla cellula poggese che ha guidato l'iniziativa ), a ragione e nei fatti, hanno pieno diritto di rivendicare, sia per l'impegno organico dimostrato sul campo e sia per la testimonianza diretta degli abitanti della frazione e della stampa locale.
E' trascorso, sempre, più di un mese, da quando la Giunta Zoccarato si mobilitò per impedire il prosieguo di quell'azione popolare col vano tentativo di arrogarsene indebitamente i meriti. Attualmente la bocciofila, tolta al controllo popolare, versa nuovamente nell'incuria.

Per tutto il mese di luglio, sui problemi di Poggio, l'Amministrazione comunale si è limitata ai soliti proclami senza compiere, però, alcuna operazione concreta, né sul piano della manutenzione ordinaria né su quello della riqualificazione dei numerosi spazi rimasti inutilizzati e abbandonati. Insomma, un altro mese di immobilismo da parte del Sindaco.
La frazione di Poggio, dal punto di vista della Giunta Zoccarato, continua ad essere relegata al ruolo di ultima colonia, verso cui interessarsi solo durante le elezioni per proclamare le solite promesse di cambiamento, senza mai mantenerne una.

Come per altre strutture, anche la bocciofila è stata affidata all'ACLI, sia per meriti elettorali e di “lealtà” verso la Giunta e sia per rafforzare la direzione di questa associazione nella sua funzione di vassallaggio parassitario sul territorio, indipendentemente dalla certificazione dei requisiti richiesti ( sempre che vi sia un documento ufficiale ad attestare ciò ).
Inoltre, i 2500 euro messi a disposizione dal Comune ( una cifra irrisoria che equivale ad una concessione umiliante ) per ristrutturare l'intera area della bocciofila, con assoluta certezza non saranno sufficienti, sopratutto se l'obiettivo è anche quello di recuperare lo spazio del capannone accanto alla pista da gioco. A tal proposito ciò che auspichiamo, non senza motivi di legittima apprensione ( nei confronti di una Giunta ben ancorata alle vecchie logiche ), è che questi soldi pubblici, al di la dell'entità della cifra, siano realmente usati per la risistemazione della bocciofila e che non vengano dirottati verso altre destinazioni.
Se, come promesso dal consigliere Damiano ( che prese il medesimo impegno già il mese scorso), nelle prossime settimane il Comune davvero provvederà anche solo in parte a risistemare la bocciofila, tale risultato sarà unicamente dovuto alle pressioni derivate dalla lotta di opposizione contro la Giunta Zoccarato, che i giovani poggesi hanno audacemente portato avanti in questi mesi, rendendosi fautori di iniziative efficaci e ben organizzate, dimostrando un'ineguagliabile spirito di attaccamento per il territorio ed emergendo come una generazione sveglia e capace, che con determinazione pretende un reale cambiamento, a fatti e non a sole parole, e ponendo ad ogni rivendicazione una prospettiva di fondo rivoluzionaria, dalla formazione dei gruppi di lavoro volontario all'autogestione collettiva della frazione, oltre ad essere stati in grado di avere elaborato e promosso un programma altamente dettagliato sul piano tecnico e rivolto principalmente agli interessi di lavoratori, pensionati e disoccupati.

In subordine alle decisioni della popolazione, in linea con i principi rivendicati, da sempre, ne il "Programma per la rinascita di Poggio" ( al momento sottoscritto da duecento cittadini residenti nella frazione ) e mantenendo fede alle proprie responsabilità politiche rappresentando l'unica opposizione di classe presente sul territorio, i militanti del PCL, a differenza della Giunta Zoccarato e del resto della politica che conta, né oggi né mai si dimenticheranno di Poggio.

PCL SANREMO

SCIOPERO DI TUTTI I LAVORATORI DELLA COOPERATIVA ANCORA SERVIZI

29 Luglio 2012


MARTEDI' 31 LUGLIO 2012

SCIOPERO GENERALE DI TUTTO IL PERSONALE ANCORA

APPUNTAMENTO MARTEDI' 31 ORE 10 A MESTRE PRESSO IL PONTE DI CALATRAVA

CORTEO PER STRADA NOVA FINO A CA' FARSETTI
INCONTRO CON IL SINDACO PER ILLUSTRARE LA DRAMMATICA SITUAZIONE

PARTECIPATE NUMEROSE/I.

INFORMIAMO PER CHI NON CONOSCE LA NOSTRA PROFESSIONE, CHE SIAMO GLI OPERATORI SOCIO SANITARI CHE PRESTANO IL PROPRIO SERVIZIO NEL COMUNE DI VENEZIA. GLI AMBITI DI CUI PREVALENTEMENTE CI OCCUPIAMO SONO: ASSISTENZA DOMICILIARE,ACCUDIENZA SCOLASTICA DISABILI, TUTELA MINORI SEGUITA DAGLI EDUCATORI, E DOMICILIARE PSICHIATRICO.

OPERATORI COOPERATIVA SERVIZIO SOCIO SANITARI MESTRE/VENEZIA 

IL COMPAGNO PICCARDI SULLE ORDINANZE ASSURDE DI RICHERI

29 Luglio 2012

Divieti a Finale: no ad acrobazie con bici e skate, pallone solo se super tele. Il Pcl: “Proibiranno anche le mani in tasca”

FINALE LIGURE. I “veicoli a propulsione umana” sono skateboard, biciclette, pattini o monopattini. E sono quelli al centro di un’ordinanza del sindaco di Finale Ligure che ne vieta l’uso in piazze e vie sino al 30 settembre. Immediata la reazione del Pcl, che stigmatizza il provvedimento: “I finalesi stiano tranquilli: il decoro di Finale, delle sue frazioni, l’incremento di risorse per il turismo, la difesa del territorio, le politiche per il lavoro, possono aspettare… Se per educare al rispetto del bene pubblico e alla civile convivenza servissero i divieti, allora vieterei subito alla giunta Richeri di governare” afferma il consigliere d’opposizione Matteo Piccardi.
“Il Pcl – attacca ironicamente Piccardi – suggerisce anche energie per sconfiggere ‘le passeggiate con animali domestici’, il ‘jogging estivo acrobatico’, ‘l’attraversamento pedonale con le mani in tasca’, ‘l’adunata sediziosa di bambini festosi nelle piazze’. Tali divieti ci fanno ridere e segnalano il Dna reazionario dell’amministrazione”.
“Disobbediremo – conclude Piccardi – Chiunque governi dovrebbe invece investire tempo e denaro per garantire ai finalesi un paese equo e giusto, dove clientele e comitati d’affari siano sconfitti, dove i conflitti d’interesse siano scongiurati, dove gli inciuci tra Pd e Pdl vengano multati, dove un Silos per ora non debba costarci 14 milioni. Questo sono gli unici divieti che i cittadini devono accettare”.
La presenza di giovani che compiono evoluzioni su skate o pattini, o anche bicicletta, è comune a diverse piazze cittadine. Da qualche tempo il fenomeno si registra anche a Finale, specie nelle ore serali. “Non sono mancati nel recente passato episodi di collisioni fra giovani impegnati in evoluzioni con i veicoli e persone che frequentano le vie e piazze cittadine, per il momento senza gravi conseguenze fisiche, mentre si susseguono gli interventi della polizia municipale volti a derimere controversie fra i diversi frequentatori delle aree pubbliche,come anche per far cessare le performance dei più spericolati” si legge nell’ordinanza del sindaco Richeri.
Nell’atto, il primo cittadino ordina: “Sino al 30 settembre 2012 ,è vietato presso le via e piazze della città compiere evoluzioni o cimentarsi in dimostrazioni di abilità con veicoli a propulsione umana. Per i medesimi motivi è ammesso il gioco con la palla solamente con sfere di tipo leggero (tipo: super tele o similari), restando esclusa la possibilità di utilizzare palloni regolamentari da calcio o altre discipline”. L’infrazione comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa di 150 euro.

CACCIATI DA RAPALLO, ORA I FASCISTI VANNO "A PIANGERE" DAI CARABINIERI

29 Luglio 2012

Rapallo, manifestazione pro Mussolini PCL: “Denunciateci tutti”

RAPALLO. L’eco delle polemiche relative alla manifestazione in ricordo di Benito Mussolini che poi non si è svolta a Rapallo non si spengono. Interviene anche il portavoce nazionale del Pcl Marco Ferrando, che garantisce supporti legali gratuiti e volontari da alcuni avvocati penalisti.

L’esponente locale del partito, Carrante ribadisce: “Non vogliamo di sicuro paragonarci ai lavoratori che nel giugno 1960 a Genova, impedirono lo svolgimento del congresso missino attraverso una grande giornata di mobilitazione e di lotta, ma la ferma presa di posizione che i cittadini liberi di Rapallo hanno voluto prendere nei confronti di una iniziativa che definiva Mussolini “il più grande uomo politico italiano del ’900″, può dimostrare ancora una volta, che, chi non ha argomentazioni politiche non può far altro che ricorrere a questi mezzucci da rappresaglia personale”.
“In poche ore dalla notizia che annunciava un’ipotetica denuncia a mio carico, mi stanno giungendo decine di telefonate di cittadini disponibili ad autodenunciarsi per solidarietà e offerte di consulenze legali gratuite, inoltre il Partito Comunista dei Lavatori è pronto ad intervenire direttamente sul caso attraverso il suo portavoce nazionale Marco Ferrando”.
Carannante poi conclude: “Non accetteremo mai che l’opposizione ad iniziative di questo tipo sia considerata un’illegalità, a maggior ragione nella provincia di Genova dove la lotta al fascismo si è battuta eroicamente, vedendo morire migliaia di giovani, uomini e donne della nostra meglio gioventù. Nessuno si è mai sognato di minacciare nessuno, tanto-meno i titolari dei bar, ci siamo limitati ad esprimere un giudizio politico e ci siamo preparati ad una eventuale mobilitazione qualora l’arroganza avesse prevalso nei confronti di una città che in un momento di crisi di tutto ha bisogno tranne che di festeggiare il compleanno di Benito Mussolini”.

VIDEO INTEGRALE DELL'INCONTRO "RICORDANDO UTOYA"

27 Luglio 2012

"RICORDANDO UTOYA" spazio dibattito organizzato dai Giovani Democratici sanremesi all'interno della Festa Democratica di Bussana di domenica 22 luglio alle ore 18,30. 
Invitato ad intervenire all'evento, in rappresentanza del Partito Comunista dei Lavoratori, il compagno Francesco Zunino ( I intervento 21' 40''; II intervento 45' 30''; III intervento 1h 9' 45'' ).

PCL SANREMO

A RAPALLO IL PCL MANDA A CASA I FASCISTI

26 Lulgio 2012


Compleanno di Mussolini, vince la Rapallo Antifascista

RAPALLO. No alla commemorazione per il 129° anniversario della nascita di Benito Mussolini. Dopo le vigorose proteste, giunge anche il diniego da parte dei titolari del bar di Piazza Cavour che avrebbe dovuto ospitare la manifestazione. Per Andrea Carannante del Partito Comunista dei Lavoratori “vince la Rapallo Antifascista”.

L’annunciata orazione di Vincenzo Gubitosi, organizzata dal “Circolo Culturale Proposte Visive” per le 20.30 del prossimo 29 luglio seguita da una Cena Tricolore, non si svolgerà in luogo pubblico.
Così come avvenne in occasione del primo annuncio ( vedi articolo precedente ), anche questa volta il ad aprire il walzer delle dichiarazioni è Andrea Carannante, leader del PCL rapallese: “Si tratta di una vittoria della Rapallo Antifascista; le provocazioni del genere d’ora in avanti saranno più difficili, dopo che il nostro intervento deciso ha impedito la manifestazione. Ci rammarichiamo del fatto che molte persone autorevoli e anche rappresentanti istituzionali, abbiano fatto paragoni al quanto vergognosi, equiparando manifestazioni fasciste con manifestazioni di destra e di sinistra, come se il fascismo in Italia non avesse portato guerra, razzismo, fame e miseria e non fosse stato bandito dalla legge”.
Carannante non perde poi l’occasione per lanciare una frecciata anche al neo segretario PD rapallese Mauro Mele, reo, a suo dire, di aver affermato che “….quattro amici al bar non ci debbono preoccupare, lasciamoli bere, un gotto di bianco con focaccia …”. Una dichiarazione ritenuta troppo blanda da Carannante, che tuttavia proseguiva sottolineando come “i valori della Resistenza e dell’antifascismo – scriveva Mele nei giorni scorsi – sono oramai ben radicati nella società Italiana e nessun raduno o celebrazione di qualche evento minore può oramai cambiare la sostanza delle cose”.



Salta la celebrazione di Mussolini a Rapallo, esulta Andrea Carannante

L’esponente del Partito Comunista dei Lavoratori accoglie con soddisfazione la notizia che la celebrazione non si terrà in luogo pubblico. E critica l’atteggiamento del PD sulla vicenda.
Sembra dunque destinata a saltare, almeno in luogo pubblico, la manifestazione organizzata per domenica prossima al Caffè Centrale di Rapallo dal Circolo Culturale Proposte Visive per celebrare il 129° anniversario della nascita di Benito Mussolini. Esulta Andrea Carannante del Partito Comunista dei Lavoratori, il primo a scagliarsi contro l’iniziativa, che coglie l’occasione anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, in particolare nei confronti del segretario cittadino del Partito Democratico Mauro Mele che si era limitato a commentare la vicenda con un laconico “quattro amici al bar non ci debbono preoccupare”. “Noi antifascisti – garantisce Carannante – impediremo sempre l’assegnazione di spazi pubblici ad associazioni di dichiarata ispirazione fascista per convegni del genere e costringeremo le autorità a rispettare la Costituzione”.




DALLA PARTE DEGLI OPERAI ILVA A TARANTO

26 Luglio 2012

Gli operai dell'Ilva di Taranto difendono giustamente, e incondizionatamente, il proprio posto di lavoro. Ogni tentativo di contrapporre salute e lavoro è indecente.

Gli operai sono stati le prime vittime dell'inquinamento criminale della città. E sono dunque i primi ad essere interessati alla punizione dei responsabili ( a partire da dirigenti e proprietà aziendali ),al risanamento del territorio, alla necessaria riconversione dei processi produttivi. Ma non sono disposti ad essere vittima sociale del “risanamento”, dopo essere stati la vittima sacrificale dell'inquinamento.

Gli operai dell'Ilva hanno già pagato sulla propria pelle, e da tutti i versanti, i crimini del profitto: dalle morti sul lavoro ai casi di cancro in famiglia. E' ora che paghino altri. Nessun posto di lavoro va toccato. La presenza industriale va salvaguardata, anche con la occupazione operaia della fabbrica.

Al tempo stesso gli operai non possono farsi usare come scudo umano dal loro padrone contro il resto della città. Né possono pensare che lo stesso padrone Riva, corresponsabile dei crimini ambientali, possa essere un “risanatore” credibile dell'ambiente.

Vi è allora una sola misura radicale che possa insieme tutelare salute e lavoro: la nazionalizzazione dell'Ilva e della siderurgia italiana. Solo la nazionalizzazione del gruppo Ilva, senza indennizzo e sotto controllo dei lavoratori, può consentire insieme una radicale riorganizzazione produttiva e la difesa del posto di lavoro. Solo un massiccio investimento di risorse, pagato dai profitti, e sotto controllo sociale, può consentire insieme una bonifica del territorio cittadino e la continuità della presenza industriale.

Non sarà il governo Monti, massimo fiduciario di industriali e banchieri, a realizzare queste misure di svolta. Solo un governo dei lavoratori potrà realizzarle.

La vicenda dell'Ilva dimostra una volta di più che non c'è soluzione di alcun dramma sociale al di fuori di una prospettiva anticapitalista. Solo la rivoluzione cambia le cose.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

LETTERA APERTA ALLE REALTA’ DI MOVIMENTO, AI COMITATI POPOLARI, ALLE ASSOCIAZIONI, ALLE SINISTRE SINDACALI

24 Luglio 2012

La crisi sociale della Sicilia precipita, sotto il peso della crisi capitalistica, delle politiche dei governi nazionali e locali, dell'offensiva di Confindustria e banche. Solo una rottura anticapitalistica può dare soluzione alla crisi sociale delle masse popolari dell'isola. Non si tratta di ignorare le rivendicazioni immediate dei lavoratori e della popolazione povera: lavoro, servizi sociali, riduzione del prezzo della benzina, controllo sui prezzi alimentari, accesso al credito, abbattimento dei mutui. Sono tutte istanze centrali e prioritarie. Ma tutte queste istanze -se perseguite con coerenza- conducono, di fatto, alla messa in discussione del sistema capitalista.

- La difesa del lavoro richiede l'occupazione delle aziende che licenziano per la loro nazionalizzazione sotto controllo dei lavoratori: l'unica azione di lotta che può imporre il blocco dei licenziamenti.

- Un piano di nuovo lavoro in servizi sociali e opere sociali richiede una patrimoniale progressiva sulle grandi ricchezze e l'annullamento del debito pubblico verso le banche usuraie.

- L’abbattimento dei prezzi dei generi di prima necessità ( benzina, gasolio, alimentari ) richiede l'esproprio della industria petrolifera e della grande filiera alimentare, senza indennizzo per i grandi azionisti e sotto controllo dei lavoratori e dei consumatori.

- La liberazione dai debiti di tanti lavoratori e piccoli produttori richiede la nazionalizzazione delle banche con la contestuale cancellazione dei debiti contratti con esse dai ceti popolari.

- L'accesso al credito agevolato per tanti lavoratori autonomi richiede l'unificazione del credito in un'unica banca pubblica sotto controllo sociale.

- La smilitarizzazione della Sicilia, comprese le antenne inquinanti da guerra MUOS, in fase di installazione a Niscemi, richiede l’uscita dalla Nato, senza se e senza ma...

Peraltro solo l'insieme di queste misure può stroncare la mafia, l'usura, la criminalità organizzata, inseparabili dal capitalismo e persino ingrassate dalla sua crisi. Solo la classe lavoratrice mettendosi alla testa della rabbia popolare può realizzare questa soluzione, istituendo un proprio governo in Sicilia. Solo una sollevazione popolare può consentire l'istituzione di questo governo. Solo l'alleanza del proletariato siciliano con tutti i settori sociali emarginati e impoveriti dell’isola ( precari, ”il popolo delle partite Iva”, disoccupati, pescatori, piccoli proprietari agricoli, piccoli commercianti ed artigiani proletarizzati, pastori impoveriti, immigrati ) col proletariato e gli sfruttati di tutta Italia può difendere quel governo e realizzare il suo programma: dentro una prospettiva rivoluzionaria. Questa è, in estrema sintesi, la posizione generale del PCL.
Il PCL Sicilia partecipera' alle elezioni regionali di ottobre con un proprio candidato e una propria lista autonoma e indipendente.
Designato all’unanimità dal coordinamento regionale del PCL, andrà a ricoprire il ruolo di candidato alla presidenza della regione Giacomo Di Leo, coordinatore del comitato No frane della riviera jonica messinese, impegnato, tra l’altro, costantemente nella battaglia contro il dissesto idrogeologico, che si è tragicamente manifestata a Messina nell’alluvione del 1 ottobre 2009.

LA NOSTRA LISTA:

AUTONOMA da tutti i partiti che hanno governato finora la Sicilia con i risultati disastrosi che tutti abbiamo sotto gli occhi. L'ultima esperienza del governo Lombardo, appoggiato e ancora oggi sostenuto dal Partito democratico, è solo l'ultimo dei governi che hanno distrutto la Sicilia. Siamo autonomi dalle cosiddette sinistre “radicali”, PRC, PDCI, SEL, che in questi anni hanno realizzato accordi col PD, in sede locale, mentre quest’ultimo allegramente appoggiava Lombardo e il suo sistema di potere. In particolare ci differenziamo da questi partiti sul terreno della tattica elettorale, finalizzata ad accordi pasticciati con l’IDV, forza politica notoriamente populista e non di sinistra ( siede tra i liberali nel parlamento europeo ) come ha precisato il suo stesso leader, che ha votato ( tre volte su quattro ) per l’introduzione nella Costituzione del pareggio di bilancio insieme ai partiti del governo Monti: vale a dire l’impossibilità per l’Italia di attuare una autonoma politica economica, e la necessità di operare ulteriori tagli di spesa pubblica, che colpiscono i settori proletari e popolari della nazione; sconcertante…ma in linea con la mentalità d’”ordine” la richiesta dipietrista di scuse!? al G8 da parte dei movimenti… La non opposizione al Fiscal Compact e al trattato MES è il coronamento di questa posizione liberista dell’ Idv. Per non parlare dei vertici di Sel Sicilia che, a fronte di una narrazione poetica della pace, contrappongono una pressoché totale assenza nei movimenti antimilitaristi, ad eccezione dei compagni onesti della base. E che dire dell’alleanza di Sel alle comunali di Palermo con Cracolici e Lumia, i filo autonomisti di Lombardo… Per questo ci candidiamo in aperta opposizione ai partiti che hanno governato in questi anni e ai vertici delle cosiddette “sinistre radicali”. L’ autonomia del PCL sul piano programmatico ed elettorale si combina sul terreno delle lotte nella tattica del fronte unico con le sinistre politiche e sindacali: il nostro scopo è sviluppare un fronte unico d'azione sul terreno della mobilitazione, che superi barriere e autorecinzioni, nell'interesse comune della classe lavoratrice e della sua prospettiva.

INDIPENDENTE perché siamo gli unici che possiamo rivendicare la nostra totale indipendenza dai poteri forti, dalle banche, dalla mafia, dai politicanti siciliani. Il nostro programma e' in netta contrapposizione a queste strutture parassitarie e ai loro partiti di centrodestra e di centrosinistra. Per queste ragioni chiediamo a tutti i movimenti sociali, ai comitati popolari, ai comitati antifascisti, ai mass media indipendenti dai poteri forti e dalle pressioni mafiose, alle associazioni ambientaliste e antiproibizioniste, a quelle in difesa dei diritti dei carcerati, alle realtà Lgbt, a quelle che si battono contro il MUOS, alla Rete NO PONTE, ai comitati NO DEBITO, ai comitati No Frane, alle sinistre sindacali, alle donne, agli immigrati ( anelli più deboli della società capitalista ), ai singoli lavoratori, precari, disoccupati ( espressioni di realtà di lavoro e di lotta ) di sostenere attivamente la nostra lista elettorale. Chiediamo, in altre parole, che queste lotte singole vengano unificate e portate avanti anche durante questa campagna elettorale e per far questo mettiamo COME SEMPRE a disposizione le nostre forze, la nostra lista elettorale, da usare come megafono per queste giuste battaglie. Naturalmente nel rispetto reciproco dell'autonomia e dell'indipendenza. Crediamo che il P.C.L. avendo partecipato a tutti i movimenti in lotta, sia il soggetto politico, che abbia già nel suo programma tutte le rivendicazioni che in questi ultimi anni il movimento ha fatto in Sicilia. Noi non vi chiediamo semplicemente un voto. Noi vi chiediamo di sostenere attivamente le VOSTRE ragioni che sono anche le NOSTRE attraverso anche lo strumento elettorale, collaborando da indipendenti alla campagna elettorale del Partito Comunista dei Lavoratori, finalizzata all’unificazione di tutte le lotte, l’unica via maestra per abbattere una società e un’economia fondata sulla dittatura del profitto.

Coordinamento Regionale Sicilia - PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

IL COMPAGNO ZUNINO SULLA STRAGE DI UTOYA NEL DIBATTITO DEI GD SANREMESI

23 Luglio 2012

La strage di Utoya ricordata dai giovani politici imperiesi alla Festa Democratica

Un dibattito costruttivo e all'insegna del fair play quello tenutosi ieri sera tra i giovani di SEL, PCL, UDC, PDL, PD, Alternativa Intemelia e Movimento 5 Stelle, "perchè la politica ci riguarda tutti". Moderatore della serata il giornalista Andrea Di Blasio.

"Remember Utoya - una memoria da condividere" ha visto ieri la partecipazione di Andrea Zulberti, Giovani Democratici Sanremo, Gabriele Chiappori, Consigliere Comunale a Camporosso, UDC, Paolo Cossu, PDL giovani, Jacopo Colomba e Michele Palmero di Alternativa Intemelia, Nicholas Stoppa del Movimento 5 stelle, Nicolò Bellosta di SEL, Francesco Zunino del PCL e Andrea Grande di ECOSY, federazione europea giovanile socialista, giovani politici locali, per ricordare i 69 ragazzi uccisi durante il campeggio annuale dei Giovani Laburisti Norvegesi attraverso il confronto politico e il dibattito costruttivo tra forze ideologicamente anche opposte, per raccontare quale sia il senso e la motivazione che li spinge all'impegno politico.

Ha introdotto la discussione Alessandro Lanteri PD, organizzatore dell'incontro per poi lasciare subito la parola ai giovani esponenti per raccontare la loro esperienza:
Jacopo Colomba : "eravamo stanchi della vecchia guardia di Rifondazione, del PD, abbiamo partecipato a una serie di incontri del circolo Pasolini di Ventimiglia, ci siamo quindi separati e poi riuniti attorno a Massimo D'Eusebio fondando Alternativa Intemelia con la quale ci siamo prima impegnati per il referendum contro il nucleare e per l'acqua pubblica e poi contro la mafia insinuatasi nel Comune di Ventimiglia. La nostra voglia di fare politica nasce anche dall'aver trovato un ambiente politico che non corrispondeva alle nostre idee e ambizioni così abbiamo fondato Alternativa Intemelia".
Paolo Cossu, PDL 21 anni: "sono di Imperia, dove recentemente abbiamo avuto dei problemi come è risaputo, abbiamo Angelo Dulbecco nelle nostre file che a 21 anni è stato il più giovane consigliere comunale di Imperia, per noi fare politica vuol dire essere innamorati della propria città e della propria terra e pensare al bene dei cittadini, per questo occorre prendere parte all'attività amministrativa della città"
Andrea Di Blasio: "in un territorio in cui il PDL ha subito forti colpi dopo la vicenda del Porto di Imperia e dei due commissariamenti a Ventimiglia e Bordighera, cosa vi spinge ad andare avanti?"
Cossu: "noi vogliamo fare chiarezza, per noi le persone che hanno amministrato questi tre comuni hanno sempre avuto a cuore l'interesse delle loro città ma sui fatti farà luce la magistratura, speriamo di tornare ad amministrare queste città sempre perchè la politica non va abbandonata."
Gabriele Chiappori, UDC, consigliere a Camporosso: "occuparsi della cosa pubblica nasce dalla passione e dall'attaccamento al territorio affinchè torni a esprimere delle eccellenze. Non si può che ripartire dalla discontinuità con quanto abbiamo visto negli ultimi anni, solo un linguaggio nuovo che parte da nuovi presupposti può dare buoni frutti. Occorre mantenersi sempre autonomi e capire i cambiamenti senza guardare troppo i vertici del partito. Io ho una mia idea del 3° polo che è divergente da quella della segreteria nazionale e locale. La contrapposizione tra il PDL e i suoi oppositori non ha portato grandi risultati per questo serve un terzo polo, spero che il risultato eccezionale che ha avuto il Movimento 5 stelle faccia capire ai partiti che devono cambiare".
Nicholas Stoppa, movimento 5 stelle: "ringrazio il PD per avere invitato tutti a questa discussione collettiva, sono iscritto al Movimento 5 stelle ma non ho un segretario, per me nel futuro non esisterà una struttura partitica come l'attuale, il Movimento 5 stelle è fatta di persone che vogliono salvare il salvabile in questo momento di crisi. Le linee guida del Movimento sono fatte dalla “rete” ossia da chi ne prende parte, senza segretari o assessori, questo è piaciuto ai cittadini".
Di Blasio: "per 20 anni abbiamo avuto un imprenditore prestato alla politica, ora ci salverà un comico prestato alla politica?"
Stoppa: "Grillo è un megafono per le nostre attività sociali che hanno aiutato un sacco di persone, non si può continuare a portare avanti i progetti passando attraverso i partiti e le loro strutture, il successo del Movimento 5 stelle è significativo in questo senso".
Francesco Zunino, PCL: "ringrazio il Partito democratico che ci ha democraticamente invitato, pur essendo giovane appartengo a un partito che ha un'ideologia “datata” ma che si sta rivelando oggi esatta. Marx parlava di nazionalizzare le banche e ora si coprono i loro debiti con soldi pubblici. Il nostro partito è in prima fila in questo periodo di crisi, siamo un partito giovane che intende combattere la gerontocrazia e i movimenti reazionari che stanno tornando in auge e mi riferisco ai movimento neonazisti come l'Alba Dorata in Grecia, ci battiamo dai tagli alla sanità pubblica all'IMU e sull'accesso al lavoro e alla prima casa".
Andrea Zulberti PD: "si fa politica da giovani per i giovani che se ne disinteressano così come la Resistenza è stata fatta per tutti, anche per chi non ne faceva parte. Oggi leggevo i commenti dei giovani socialisti norvegesi nell'anniversario della strage e vorrei ripetere le loro parole, dedicate al fare politica per tutti al di là di quello che è successo e che è nato all'interno di frange estremistiche".
Andrea Grande, ECOSY: "la politica deve andare oltre al proprio metro quadrato, tutti quelli che lottano per tutti gli altri e pongono davanti al proprio l'interesse di tutti fanno della buona politica. Poi possiamo discutere di cosa sia il bene della collettività. Per questo faccio politica. Il Movimento di Grillo sprona al cambiamento ma non basta, sono sicuro di poter trovare qualcosa di nuovo per la collettività ma all'interno del partito che mi rappresenta di più".
Di Blasio: "qual'è la vostra esperienza delle stanze del potere?, mi rivolgo ad Alessandro Lanteri Consigliere Provinciale e a Gabriele Chiappori, consigliere a Camporosso".
Lanteri PD: "Ho sentito l'emozione forte del senso istituzionale del prendere parte all'amministrazione provinciale, per quanto riguarda il mio lavoro di mediazione tra politica e cittadini è cambiato tantissimo il modo di fare politica, non solo per le strade ma anche sul web, per raccogliere le idee e capire cosa non va nel territorio, sono molto orgoglioso di fare parte del Consiglio Provinciale".
Chiappori UDC: "sono un consigliere di minoranza in un'amministrazione riconfermata con successo dai cittadini per il suo lavoro e che piace ai cittadini ma io la trovo un'amministrazione dove non c'è confronto e dove la possibilità di fare il mio lavoro di consigliere è estremamente limitato, basti pensare che dai 3 giorni per rispondere a una mia interrogazione ora il nuovo regolamento del consiglio comunale ne prevede 30, se è una domanda composita, come con 2 quesiti, i giorni diventano 90".
Di Blasio: "La pratica del volantinaggio ha contraddistinto Alternativa Intemelia ma anche SEL, il PDL a Imperia, raccontate qual'è il vostro approccio con la politica sul campo"
Colomba e Palmero, Alternativa Intemelia: "abbiamo scelto il volantinaggio perchè era il modo più diretto per parlare con la gente, il nostro travestimento ha destato curiosità nella gente che si è interessata alla nostra attività, in una città dove non si muove una foglia. Abbiamo rilevato tanta disinformazione nei ventimigliesi, qualcuno non sapeva che c'è un'indagine in corso. Noi siamo soddisfatti del nostro lavoro, anche quando riusciamo a parlare con appena 10 persone".
Bellosta, Sel: "è già difficile dare il volantino in mano, ma ora abbiamo notato che questa passività e ribrezzo della politica si è attenuato e c'è maggior interesse, certo, questo ribrezzo della gente per la politica è frutti di certi politici e il successo dei grillini dipende anche da questo".
Cossu, PDL: "anche noi abbiamo fatto volantinaggio per chiarire la nostra posizione sul Porto di Imperia, la gente si ferma ed è interessata, abbiamo ricevuto critiche da chi ci ha appoggiato ma trovo importante continuare ad avere la pazienza di spiegarsi. Abbiamo avuto momenti difficili e abbiamo fatto il volantinaggio 3 settimane dopo lo scoppio del caso, c'è stata una discussione interna sull'opportunità o meno di questa attività di informazione ma io l'ho trovata corretta".
Gabriele Chiappori, UDC: "l'attività politica sul campo, tra la gente è un termometro per me che voglio capire cosa posso proporre al di là delle direttive del partito".
Zunino, PCL: "abbiamo un simbolo forte nel nostro logo che è la falce e martello che può evocare forti ricordi anche negativi ma quando i cittadini capiscono che dietro ci sono progetti concreti riescono a passare oltre. Vorrei però fare un distinguo con quanto ha detto Zulberti, certo siamo qui a parlare in democrazia ma non si può dare la parola anche agli estremisti di destra che ci negherebbero la parola".
Zulberti, PD: "la nostra più grande ambizione è di riaccendere nelle persone la speranza nella politica, la politica è necessaria per la società civile".
Andrea Grande, Ecosy: "dobbiamo capire come ci percepisce la gente e come noi dobbiamo riuscire a farci capire dalle persone, la tentazione di fare di tutta un erba un fascio è forte ma dobbiamo far capire che occorre fare dei distinguo, di fronte agli estremismi dobbiamo reagire con la forza intellettuale, non con la violenza, non posso ascoltare l'opinione di chi parla ma non ascolta".
Stoppa, 5 stelle: "occorre comunque ringraziare il Movimento 5 stelle perchè ha evitato che l'11% di neonazisti presenti in Grecia non sia anche in Italia, perchè il rifiuto della politica e la tentazione all'estremismo è forte. Mi chiedo come si faccia ancora a essere del PDL".
Presente anche Giacomo Ferrari, rappresentante di Ianua Forum, organizzazione ligure che si occupa di relazioni internazionali: “le relazioni internazionali sono fondamentali perchè tutti i cittadini devono avere accesso ai diritti e ai beni primari come ad esempio l'acqua, conduciamo una serie di incontri con enti pubblici, Istituzioni ed enti privati perchè vogliamo sensibilizzare tutti sull'accesso ai diritti fondamentali anche per i 2/3 della popolazione mondale che attualmente non ne gode, al fine di creare un circolo economico virtuoso e soprattutto etico, nonché per evitare i conflitti tra i popoli”.
Di Blasio: "in conclusione vorrei chiedere a tutti due parole su Utoya".
Andrea Grande, Ecosy: "due settimane dopo si tenne il campo dello IUSI al quale parteciparono anche ragazzi norvegesi molto provati dall'episodio, i campi prima non avevano mai avuto problemi di ordine ed era sempre stati tranquilli, dopo Utoya sono stati blindati. L'episodio di Utoya è rappresentativo di una violenza che sta tornando, in tante organizzazioni scollegate ma che vogliono minare la voglia di fare politica e di organizzarsi, è stato il sintomo di una violenza pronda ed esplodere".
Zulberti PD: "l'anno scorso eravamo sempre in questa piazza ma c'era poco da festeggiare quel giorno, speriamo siano situazioni isolate ma dobbiamo sempre vigilare affinchè non accada mai più, deve restare l'unico episodio nell'Unione europea"
Zunino PCL: "non si tratta di un caso isolato né lontano da noi, quest'anno si è concluso con un'assoluzione plenaria il processo per piazza della Loggia, c'è Casa Pound che sta tornando alla ribalta con metodi da fascisti squadristi e sono pure sovvenzionati da amministrazioni pubbliche, occorre stroncare questi incubatori di violenza".
Stoppa: "la violenza non è solo delle frange estremistiche ma anche delle forze dell'ordine che devono essere chiaramente identificate, nel 2002 ero a Genova al G8 e un poliziotto mi ha spaccato la testa".
Chiappori: "Utoya l'anno scorso mi sembrava un film, una situazione irreale, è stato veramente terrificante, la sola parola che per me serve è responsabilità, spero sia stato un caso isolato".
Cossu PDL: "è importante ricordare questi ragazzi che volevano portare avanti le loro idee e per questo è stato negato loro il diritto a vivere, occorre fare attenzione agli estremisti ma ricordarsi che i pazzi esistono sempre. Ci auguriamo che questo non accada più".
Bellosta SEL: "Non abbiamo elementi per dire se è un caso isolato, c'è da notare che è accaduto in seno alla cultura scandinava che è tradizionalmente considerata aperta, il fatto che Breivik (l'assassino) avesse una rete di contatti fa pensare, così come le frange estremiste che stanno prendendo piede nei paesi nordici come la Finlandia".
Lanteri PD: "mi aveva colpito molto vedere questa piccola isola bellissima con tutte queste scene di morte attorno e la scritta “We can be the grat generation” che ha campeggiato nelle riprese della strage e che è diventato il mio motto, impegnarsi e confrontarsi anche all'interno del partito, possiamo essere una generazione protagonista che prende in mano un pezzo di mondo per noi e per gli altri".
Colomba e Palmero, Alternativa intemelia: "occorre tenere d'occhio gli estremismi come il ragazzo senegalese ucciso da un membro di Casa Pound, ma avere sempre l'obiettivo di un futuro migliore da condividere con tutti".
Di Blasio, in conclusione: "voi siete la buona politica, lo avete dimostrato in questa discussione, ringrazio tutti per l'opportunità".

Alice Borutti - PONENTE OGGI

IL PCL VALBORMIDESE IN DIFESA DELLA SANITA' PUBBLICA

23 Luglio 2012

Ospedale di Cairo, il Pcl al sindaco Briano: “La salute vale più della carriera politica…”

CAIRO. “Suggeriamo al sindaco Briano di chiedere rassicurazioni direttamente al suo referente regionale di partito (Pd), nonché presidente della Regione Liguria Burlando che, insieme a tutti i loro “compari”, sostengono il governo del banchiere Monti, imponendo tagli pesantissimi alla sanità ,al welfare, agli enti locali, non solo di Cairo, ma dell’intera Nazione”. Così il Pcl valbormidese attacca il sindaco Briano per le sue preoccupazioni sui tagli per l’ospedale di Cairo e per il declassamento del pronto soccorso.
“Noi, partito comunista dei lavoratori pensiamo che il sindaco di Cairo ed i suoi compari del Pd non siano più credibili di fronte ai cittadini, poiché non si può stare da entrambe le parti: o si rappresentano e si difendono i diritti del popolo, in primis la salute, oppure i privilegi di banchieri e industriali, poiché in mezzo c’è solo l’opportunismo. Il nostro invito resta valido: per affiancare chi soffre, per essere credibile, deve dimettersi dal partito di cui è funzionario e rappresentante, unendosi senza ambiguità alla popolazione che in questi giorni costruisce i Comitati in difesa della sanità pubblica. Per noi comunisti vale più il futuro dei cittadini della carriera politica” conclude la nota.

IL COMPAGNO "CARANNA" LANCIA UN PRIMO E SERIO AVVERTIMENTO AI FASCISTI

23 Luglio 2012

Celebrazioni per Mussolini, polemiche a Rapallo

GENOVA. È polemica a Rapallo per l’annuncio della celebrazione della nascita di Mussolini con un evento in un bar nella piazza centrale della città il 29 luglio.

Il Partito Comunista dei Lavoratori è pronto a manifestare se il Comune consentirà lo svolgimento dell’incontro «promosso - denuncia Andrea Carannante - dall’associazione “Circolo Culturale Proposte Visive”». «Definiscono Mussolini il più grande uomo politico italiano del `900 e l’iniziativa ha il sapore dell´ apologia».

«Ci rivolgeremo anche alla questura affinché blocchi l’ennesima provocazione dal sapore dell’apologia e sicuramente un problema di ordine pubblico. Se l’appuntamento sarà confermato non mancheremo di partecipare» ha aggiunto Carannante che ricorda «un anno fa il tentativo di svolgere un’iniziativa che voleva ricostituire il movimento sociale proprio il 25 Aprile in altro bar di Rapallo, respinto con la mobilitazione di alcuni cittadini».

«Gli ideali che ci spingono ad intervenire sono profondamente radicati e lo abbiamo dimostrato in più occasioni, vecchi e nuovi fascismi non sono tollerati, la città non può stare a guardare, serve una presa di posizione netta che ribadisca come Rapallo ripudi il fascismo - dice ancora il Partito Comunista dei lavoratori -. Chiediamo al Sindaco di Rapallo Giorgio Costa e a tutte le istituzioni cittadine una ferma presa di posizione afffinché questa iniziativa non si svolga».


Il compleanno di Mussolini spaventa Rapallo

È polemica a Rapallo per l'annuncio della celebrazione della nascita di Mussolini con un evento in un bar nella piazza centrale della città il 29 luglio. Il Partito Comunista dei Lavoratori è pronto a manifestare se il Comune consentirà lo svolgimento dell'incontro promosso dall'associazione “Circolo Culturale Proposte Visive”. «Definiscono Mussolini il più grande uomo politico italiano del '900 e l'iniziativa ha il sapore dell' apologia» li attacca Andrea Carannante.«Ci rivolgeremo anche alla questura affinché blocchi l'ennesima provocazione dal sapore dell'apologia e sicuramente un problema di ordine pubblico - minaccia l'esponente comunista -. Se l'appuntamento sarà confermato non mancheremo di partecipare» ha aggiunto Carannante che ricorda «un anno fa il tentativo di svolgere un'iniziativa che voleva ricostituire il movimento sociale proprio il 25 Aprile in altro bar di Rapallo, respinto con la mobilitazione di alcuni cittadini».«Gli ideali che ci spingono ad intervenire sono profondamente radicati e lo abbiamo dimostrato in più occasioni, vecchi e nuovi fascismi non sono tollerati, la città non può stare a guardare, serve una presa di posizione netta che ribadisca come Rapallo ripudi il fascismo - dice ancora il Partito Comunista dei lavoratori che chiede l'intervento della nuova amministrazione rapallese per evitare che l'evento abbia luogo -. Chiediamo al Sindaco di Rapallo Giorgio Costa e a tutte le istituzioni cittadine una ferma presa di posizione affinché questa iniziativa non si svolga».


PCL RAPALLO


I DIECI PUNTI DEL PCL PER SALVARE LA CASA DA GIOCO SANREMESE

20 Luglio 2012

COMUNICATO DIFFUSO ALLE REDAZIONI LOCALI

Anche il mese di luglio si sta rivelando fallimentare per la gestione della Casino Sanremo S.p.A..
Al giorno 18 di questo mese i dati sono nuovamente implacabili: meno 864.989 euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con i giochi americani a meno 60.000 euro e con un impietoso meno 810.141 euro per i giochi meccanici.
Il totale annuo è di meno 8.555.238 di incassi ( - 23.71% ), meno 1.054.333 euro di mance  ( - 29.88%) e meno 49.769 presenze ( -13.22% ).
Qualche buontempone e genio statistico ha fatto passare il minor calo delle presenze come una vittoria ( ...di Pirro naturalmente ).
Il dato indica una sola cosa: è peggiorata la qualità della clientela, ovvero i clienti pro capite giocano di meno.
Probabilmente sarà merito dei “geniali” tavoli al minimo di 2 euro ( sic! ).

Certamente, iniziative come il “fish and chips” non potranno che peggiorare la qualità del gioco ed aumentare i costi, almeno così stimano le Cassandre di turno.
In questo tourbillon di dati, l’Amministrazione Zoccarato sbandiera quelli negativi delle altre case da gioco, come se ciò possa essere di consolazione per qualcuno.

Il PCL, già in frequenti occasioni, ha denunciato pubblicamente le responsabilità di chi ha gestito negli ultimi vent'anni l’Amministrazione comunale e dunque, anche i 750 milioni di euro provenienti dalla Casa da gioco, dei quali non un solo centesimo è stato reinvestito nella stessa, e a girare per Sanremo pare neppure per rimodernare la città.
Mancano del tutto, strategie turistiche, un calendario di eventi e manifestazioni degni di questo nome ( queste ultime risalenti all'epoca di Tonino Bissolotti, non senza, però, un rigonfiamento dei reali costi ).
Mancano, quindi, idee e volontà.

La Sanremo Promotion è un carrozzone costoso e deficitario che danneggia l’economia cittadina, invece, di promuovere turismo e attrarre nuovi visitatori.

Le politiche attuate negli ultimi anni riguardo la Casa da gioco si sono rivelate tutte deleterie e dannose, con la scelta di persone incapaci e non idonee a gestire con trasparenza e fruttuosamente il tempio dell’Azzardo sanremese.

Per anni i vari Di Ponziano, Lefebvre e Rigotti hanno avvallato o compiuto misfatti e creato danni incalcolabili, dai quali nessuna azienda avrebbe modo di riprendersi con facilità.

Al Sindaco, dunque, chiediamo nuovamente di avere il coraggio di tirare fuori gli atti riguardanti il “buco” di 7.6 milioni di euro del giugno 2006.

Comunque, viste le scarse capacità o possibilità di chi dovrebbe farlo, il PCL ha elaborato un piano di “spending review” riguardo la Casa da gioco sanremese, che consentirebbe di contenere le spese, rilanciare l’occupazione diretta, e trovare nuove risorse per le oramai vuote casse comunali, nonostante i 40 milioni di IMU sottratti a lavoratori salariati e autonomi e pensionati.
Ecco i dieci punti del nostro progetto di risanamento e rilancio della Casa da Gioco:

1) Scioglimento immediato ( prima che la stessa debba portare i libri contabili in tribunale ) della società di gestione della Casa da gioco, la Casino Sanremo S.p.A. ed assunzione del controllo diretto e totale dell'azienda da parte dell'Amministrazione comunale, tramite il Sindaco o suo delegato, con una figura assimilabile al city manager.
Risparmio fiscale valutabile fra i 5 ed i 7 milioni di euro.

2) Licenziamento per giusta causa, giustificato motivo o per motivi economici, di tutti i dirigenti responsabili e legati al tragico fallimento della gestione della Casa da gioco, tra cui i direttori di giochi tradizionali, giochi meccanici, affari societari, produzione e via dicendo.
Una spesa in meno calcolabile sopra il milione di euro.

3) Riscrittura dell'accordo sull'incentivo all'esodo.
Incentivo per chi non ha ancora raggiunto i requisiti per l'età pensionabile calcolato in proporzione all'età, anzianità di lavoro e carico familiare.
Facilitare il percorso di uscita dall’azienda per i dipendenti vicino alla soglia pensionistica, generalmente a tre o quattro anni dal raggiungimento della pensione, e di coloro che non hanno più motivazioni sul lavoro. Previsione: circa 20-30 domande da valutare, con costi per l'utilizzo del fondo stimabili fra 1,5 milioni e 3 milioni di euro e un risparmio di 2 milioni di euro nell'anno successivo all'entrata in vigore.
Nell'ambito dello stesso accordo, stabilire una "buona uscita" per il personale che ha già acquisito il diritto al trattamento pensionistico e che verrà dimissionato. Previsione: 5-10 unità per un costo fra i 100 mila e i 200 mila euro e un risparmio a pieno regime fra i 400 mila e gli 800 mila euro per anno.
Contemporaneamente favorire e incentivare il passaggio definitivo dei dipendenti richiedenti da rapporto di lavoro a tempo pieno a rapporto di lavoro a tempo parziale. Previsione: 3-5 richieste con un costo tra i 200 mila e i 300 mila euro e un risparmio attorno ai 300 mila euro all'anno.

5) Creazione di un tavolo di lavoro paritetico azienda ed organizzazioni sindacali sulla riorganizzazione del personale e dei servizi, che preveda:
a) riqualificazione professionale del personale back office non strettamente necessario;
b) riorganizzazione dei servizi produttivi ( ottenendo un risparmio di 300 mila euro ) con i seguenti obiettivi:
  • eliminazione del lavoro somministrato non strettamente necessario e a carattere di urgenza o per obiettivo;
  • eliminazione del lavoro straordinario non determinato da cause urgenti. Previsione di diminuzione del costo delle prestazioni straordinarie contrattuali;
c) maggior flessibilità operativa e funzionale degli organici ed aumento numerico e qualitativo del personale a contatto con la clientela.

6) Vendita della sede destinata agli uffici amministrativi non più necessaria in Via Nino Bixio. Guadagno ricavato dalla vendita dell'immobile di circa 2 milioni di euro, più l'eliminazione dei costi per utenze, manutenzione, sicurezza e assicurazioni varie.

7) Eliminazione dell'appalto della ristorazione e della somministrazione di bevande con un risparmio equivalente all'intero costo dello stesso contratto di appalto e delle varie spese per ospitalità, catering, eventi etc. etc.
Assunzione del personale attualmente in servizio al Casino nella società appaltata con l'applicazione del contratto di settore, in attesa di un passaggio definitivo nell'organico della Casa da Gioco.
L'operazione ha sicuramente dei passivi economici iniziali, ma garantisce migliore qualità del servizio, coordinamento delle iniziative, incentivo per il personale coinvolto e stabilizzazione di molti rapporti di lavoro ( circa 60 unità ) con benefici immediati per la collettività ed aumento delle prospettive occupazionali.

8) Cancellazione dell'appalto per la gestione del CED, con un conseguente risparmio di quasi 400 mila euro e la rimozione di tutte le consulenze previste, fiscali, legali e regalie, evitando, così, di spendere altri 100 mila euro.
La gestione diretta del CED tramite la riqualificazione del personale interno ed eventuale assunzione mediante concorso per nuovi dipendenti con contratti di apprendistato, formazione o tempo parziale e tenendo conto delle necessità aziendali.

9) Abolizione dell'accordo del dicembre 2010, cosiddetto "Casse di sala", mai portato a piena realizzazione, ottenendo un risparmio attorno ai 300 mila euro annui.

10) Assunzione con contratto ancorato esclusivamente ai risultati economici di un direttore dei giochi tradizionali e meccanici, il cui costo deve essere legato esclusivamente ad un trend positivo degli incassi e dei volumi di gioco effettivo.
La stesura di un "vero" piano industriale e di impresa, credibile e fattibile, con l'impegno dell'Amministrazione comunale al pieno utilizzo del denaro pubblico risparmiato e con una eventuale allocazione di nuove risorse per gli investimenti produttivi indicati dallo stesso piano industriale ed in quello di impresa.

Alla fine della “spending review”, si prevede, quindi, la stabilizzazione di tutti i dipendenti dei settori collegati alla produzione e l'assunzione di nuovo personale ( sempre dei medesimi settori ) con contratti a tempo indeterminato, ricominciando seriamente ad investire su ospitalità, eventi e manifestazioni tagliati per il tipo di clientela della Casa da Gioco ( dunque, niente più Mariachi ).

PCL SANREMO

IL PCL FINALESE: DIFENDERE IL LAVORO, OPPORSI ALLE SPECULAZIONI

19 Luglio 2012

Piaggio: per il Pcl “volontà di speculazione”, per i Verdi “finire il gioco delle parti e rispettare accordi”

FINALE LIGURE. “In realtà tutto era chiaro già una decina di anni fa, passati pochi mesi dalle roboanti dichiarazioni fatte in sala Gallesio, presso il Comune di Finale Ligure, dall’Avv. Capece Minutolo allora legale della Piaggio. In buona sostanza si giustificavano le costruzioni previste presso le aree Piaggio di Finale Ligure e Genova per finanziare una grande struttura industriale a Villanova d’Albenga, necessaria per rispondere al progetto Airbus europeo che prevedeva la realizzazione di grosse parti di aereo da parte della Piaggio, le quali abbisognavano di uno stabilimento moderno, non essendo più sufficienti le strutture già esistenti, inoltre si sosteneva che era in preparazione un progetto per sostituire il vecchio Piaggio P180 con un modello di maggiori dimensioni: il risultato, ad oggi, è che il progetto Airbus fallì miseramente diversi anni or sono mentre il P1XX resta un sogno”.

“Pertanto, appare di tutta evidenza, che le presunte ragioni per il trasferimento a Villanova sono da molto tempo infondate, ed appaiono come una mera lustra per coprire una banale speculazione edilizia”. Così in una nota il Pcl finalese interviene sul caso Piaggio.

“Ma quello che troviamo ancor più disgustoso è il ricatto occupazionale: si utilizzano i lavoratori come leva per rimuovere ogni obiezione ambientalista, con una Regione Liguria disposta perfino a ridurre per Finale gli interventi garantiti dall’Accordo 2008 in materia urbanistica e di lavori pubblici. Quindi, forti anche delle esperienze vissute, temiamo che il giorno dopo che dovesse passare tale progetto, la Piaggio chiuderebbe, proprio perché ciò che interessa a banchieri e comitati d’affari non è la continuazione di un’impresa industriale, ma bensì la mera speculazione. La nostra posizione politica non cambia: non è sradicando la fabbrica da Finale e da Sestri che si difende l’occupazione e il futuro delle famiglie, ma anzi, proprio l’allontanamento da tali siti faciliterebbe l’eutanasia della Piaggio stessa, così come è successo molte altre volte in Liguria, in cui il cemento, oltre che l’ambiente, ha distrutto il lavoro”.

“Pertanto, proprio perché reputiamo centrali lavoro e occupazione, chiediamo ai lavoratori e ai Sindacati un’attenta disamina della questione invitandoli a non unire la loro voce a quella del padronato, chiediamo loro di difendere gli autonomi interessi della classe operaia”.
“Dal marzo 2009 ad oggi, però, nessuna delle altre parti ha tenuto fede ai propri impegni. Piaggio si è rifiutata di sedersi al tavolo con Legambiente ed il Sindacato per discutere le migliorie ambientali del progetto; invece la sua committente Finalmare, ha presentato un nuovo progetto, mai condiviso con le parti, che rappresenta un netto peggioramento dal punto di vista ambientale e paesaggistico, avente come unico scopo quello di un maggior ritorno economico” sottolinea Gabriello Castellazzi dei Verdi.
“La Presidenza della Regione, da noi più volte sollecitata negli ultimi 3 anni, non è intervenuta per forzare Piaggio al rispetto degli impegni assunti. Le segreterie regionali dei sindacati, hanno sostenuto Legambiente nel tentativo di convocare il tavolo di confronto solo nell’Ottobre 2011, quando ormai il nuovo progetto circolava liberamente sui giornali da mesi. Secondo noi a questo punto il gioco delle parti deve finire” conclude.