COMUNICATO DIFFUSO ALLE REDAZIONI LOCALI
Anche
il mese di luglio si sta rivelando fallimentare per la gestione della
Casino Sanremo S.p.A..
Al
giorno 18 di questo mese i dati sono nuovamente implacabili: meno
864.989 euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con
i giochi americani a meno 60.000 euro e con un impietoso meno 810.141
euro per i giochi meccanici.
Il
totale annuo è di meno 8.555.238 di incassi ( - 23.71% ), meno
1.054.333 euro di mance (
- 29.88%) e meno 49.769 presenze ( -13.22% ).
Qualche
buontempone e genio statistico ha fatto passare il minor calo delle
presenze come una vittoria ( ...di Pirro naturalmente ).
Il
dato indica una sola cosa: è peggiorata la qualità della clientela,
ovvero
i clienti pro capite giocano di meno.
Probabilmente
sarà merito dei “geniali” tavoli al minimo di 2 euro ( sic! ).
Certamente,
iniziative come il “fish and chips” non potranno che peggiorare
la qualità del gioco ed aumentare i costi, almeno così stimano le
Cassandre di turno.
In
questo tourbillon
di dati, l’Amministrazione Zoccarato sbandiera quelli negativi
delle altre case da gioco, come se ciò possa essere di consolazione
per qualcuno.
Il
PCL, già in frequenti occasioni, ha denunciato pubblicamente le
responsabilità di chi ha gestito negli ultimi vent'anni
l’Amministrazione comunale e dunque, anche i 750 milioni di euro
provenienti dalla Casa da gioco, dei quali non un solo centesimo è
stato reinvestito nella stessa, e a girare per Sanremo pare neppure
per rimodernare la città.
Mancano
del tutto, strategie turistiche, un calendario di eventi e
manifestazioni degni di questo nome ( queste ultime risalenti
all'epoca di Tonino Bissolotti, non senza, però, un rigonfiamento
dei reali costi ).
Mancano,
quindi, idee e volontà.
La
Sanremo Promotion è un carrozzone costoso e deficitario che
danneggia l’economia cittadina, invece, di promuovere turismo e
attrarre nuovi visitatori.
Le
politiche attuate negli ultimi anni riguardo la Casa da gioco si sono
rivelate tutte deleterie e dannose, con la scelta di persone incapaci
e non idonee a gestire con trasparenza e fruttuosamente il tempio
dell’Azzardo sanremese.
Per
anni i vari Di Ponziano, Lefebvre e Rigotti hanno avvallato o
compiuto misfatti e creato danni incalcolabili, dai quali nessuna
azienda avrebbe modo di riprendersi con facilità.
Al
Sindaco, dunque, chiediamo nuovamente di avere il coraggio di tirare
fuori gli atti riguardanti il “buco” di 7.6 milioni di euro del
giugno 2006.
Comunque, viste le scarse capacità o possibilità di chi dovrebbe farlo, il PCL ha elaborato un piano di “spending review” riguardo la Casa da gioco sanremese, che consentirebbe di contenere le spese, rilanciare l’occupazione diretta, e trovare nuove risorse per le oramai vuote casse comunali, nonostante i 40 milioni di IMU sottratti a lavoratori salariati e autonomi e pensionati.
Ecco i dieci punti del nostro
progetto di risanamento e rilancio della Casa da Gioco:
1)
Scioglimento immediato ( prima che la stessa debba portare i libri
contabili in tribunale ) della società di gestione della Casa da
gioco, la Casino Sanremo S.p.A. ed assunzione del controllo diretto e
totale dell'azienda da parte dell'Amministrazione comunale, tramite
il Sindaco o suo delegato, con una figura assimilabile al city
manager.
Risparmio
fiscale valutabile fra i 5 ed i 7 milioni di euro.
2)
Licenziamento per giusta causa, giustificato motivo o per motivi
economici, di tutti i dirigenti responsabili e legati al tragico
fallimento della gestione della Casa da gioco, tra cui i direttori di
giochi tradizionali, giochi meccanici, affari societari, produzione e
via dicendo.
Una
spesa in meno calcolabile sopra il milione di euro.
3)
Riscrittura
dell'accordo sull'incentivo all'esodo.
Incentivo
per chi non ha ancora raggiunto i requisiti per l'età pensionabile
calcolato in proporzione all'età, anzianità di lavoro e carico
familiare.
Facilitare
il percorso di uscita dall’azienda per i dipendenti vicino alla
soglia pensionistica, generalmente a tre o quattro anni dal
raggiungimento della pensione, e di coloro che non hanno più
motivazioni sul lavoro. Previsione:
circa 20-30 domande da valutare, con costi per l'utilizzo del fondo
stimabili fra 1,5 milioni e 3 milioni di euro e un risparmio di 2
milioni di euro nell'anno successivo all'entrata in vigore.
Nell'ambito
dello stesso accordo, stabilire una "buona uscita" per il
personale che ha già acquisito il diritto al trattamento
pensionistico e che verrà dimissionato. Previsione:
5-10 unità per un costo fra i 100 mila e i 200 mila euro e un
risparmio a pieno regime fra i 400 mila e gli 800 mila euro per anno.
Contemporaneamente
favorire e incentivare il passaggio definitivo dei dipendenti
richiedenti da rapporto di lavoro a tempo pieno a rapporto di lavoro
a tempo parziale. Previsione:
3-5 richieste con un costo tra i 200 mila e i 300 mila euro e un
risparmio attorno ai 300 mila euro all'anno.
5)
Creazione di un tavolo di lavoro paritetico azienda ed organizzazioni
sindacali sulla riorganizzazione del personale e dei servizi, che
preveda:
a)
riqualificazione professionale del personale back
office
non strettamente necessario;
b)
riorganizzazione dei servizi produttivi (
ottenendo un risparmio di 300 mila euro )
con i seguenti obiettivi:
- eliminazione del lavoro somministrato non strettamente necessario e a carattere di urgenza o per obiettivo;
- eliminazione del lavoro straordinario non determinato da cause urgenti. Previsione di diminuzione del costo delle prestazioni straordinarie contrattuali;
c)
maggior flessibilità operativa e funzionale degli organici ed
aumento numerico e qualitativo del personale a contatto con la
clientela.
6)
Vendita della sede destinata agli uffici amministrativi non più
necessaria in Via Nino Bixio. Guadagno
ricavato dalla vendita dell'immobile di circa 2 milioni di euro, più
l'eliminazione dei costi per utenze, manutenzione, sicurezza e
assicurazioni varie.
7)
Eliminazione dell'appalto della ristorazione e della somministrazione
di bevande con un risparmio
equivalente all'intero costo dello stesso contratto di appalto e
delle varie spese per ospitalità, catering, eventi etc. etc.
Assunzione
del personale attualmente in servizio al Casino nella società
appaltata con l'applicazione del contratto di settore, in attesa di
un passaggio definitivo nell'organico della Casa da Gioco.
L'operazione
ha sicuramente dei passivi economici iniziali, ma garantisce migliore
qualità del servizio, coordinamento delle iniziative, incentivo per
il personale coinvolto e stabilizzazione di molti rapporti di lavoro
(
circa 60 unità )
con benefici immediati per la collettività ed aumento delle
prospettive occupazionali.
8)
Cancellazione dell'appalto per la gestione del CED, con
un conseguente risparmio di quasi 400 mila euro
e la rimozione di tutte le consulenze previste, fiscali, legali e
regalie,
evitando, così, di spendere altri 100 mila euro.
La
gestione diretta del CED tramite la riqualificazione del personale
interno ed eventuale assunzione mediante concorso per nuovi
dipendenti con contratti di apprendistato, formazione o tempo
parziale e tenendo conto delle necessità aziendali.
9)
Abolizione dell'accordo del dicembre 2010, cosiddetto "Casse di
sala", mai portato a piena realizzazione, ottenendo
un risparmio attorno ai 300 mila euro annui.
10)
Assunzione con contratto ancorato esclusivamente ai risultati
economici di un direttore dei giochi tradizionali e meccanici, il cui
costo deve essere legato esclusivamente ad un trend
positivo
degli incassi e dei volumi di gioco effettivo.
La
stesura di un "vero" piano industriale e di impresa,
credibile e fattibile, con l'impegno dell'Amministrazione comunale al
pieno utilizzo del denaro pubblico risparmiato e con una eventuale
allocazione di nuove risorse per gli investimenti produttivi indicati
dallo stesso piano industriale ed in quello di impresa.
Alla
fine della “spending review”, si prevede, quindi, la
stabilizzazione di tutti i dipendenti dei settori collegati alla
produzione e l'assunzione di nuovo personale ( sempre dei medesimi
settori ) con contratti a tempo indeterminato, ricominciando
seriamente ad investire su ospitalità, eventi e manifestazioni
tagliati per il tipo di clientela della Casa da Gioco ( dunque,
niente più Mariachi ).
PCL SANREMO
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