"Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più uno schiavo, ma uomo libero" - LENIN

CACCIATI DA RAPALLO, ORA I FASCISTI VANNO "A PIANGERE" DAI CARABINIERI

29 Luglio 2012

Rapallo, manifestazione pro Mussolini PCL: “Denunciateci tutti”

RAPALLO. L’eco delle polemiche relative alla manifestazione in ricordo di Benito Mussolini che poi non si è svolta a Rapallo non si spengono. Interviene anche il portavoce nazionale del Pcl Marco Ferrando, che garantisce supporti legali gratuiti e volontari da alcuni avvocati penalisti.

L’esponente locale del partito, Carrante ribadisce: “Non vogliamo di sicuro paragonarci ai lavoratori che nel giugno 1960 a Genova, impedirono lo svolgimento del congresso missino attraverso una grande giornata di mobilitazione e di lotta, ma la ferma presa di posizione che i cittadini liberi di Rapallo hanno voluto prendere nei confronti di una iniziativa che definiva Mussolini “il più grande uomo politico italiano del ’900″, può dimostrare ancora una volta, che, chi non ha argomentazioni politiche non può far altro che ricorrere a questi mezzucci da rappresaglia personale”.
“In poche ore dalla notizia che annunciava un’ipotetica denuncia a mio carico, mi stanno giungendo decine di telefonate di cittadini disponibili ad autodenunciarsi per solidarietà e offerte di consulenze legali gratuite, inoltre il Partito Comunista dei Lavatori è pronto ad intervenire direttamente sul caso attraverso il suo portavoce nazionale Marco Ferrando”.
Carannante poi conclude: “Non accetteremo mai che l’opposizione ad iniziative di questo tipo sia considerata un’illegalità, a maggior ragione nella provincia di Genova dove la lotta al fascismo si è battuta eroicamente, vedendo morire migliaia di giovani, uomini e donne della nostra meglio gioventù. Nessuno si è mai sognato di minacciare nessuno, tanto-meno i titolari dei bar, ci siamo limitati ad esprimere un giudizio politico e ci siamo preparati ad una eventuale mobilitazione qualora l’arroganza avesse prevalso nei confronti di una città che in un momento di crisi di tutto ha bisogno tranne che di festeggiare il compleanno di Benito Mussolini”.

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