( fasi dell'assemblea permanente nella fabbrica occupata )
Marco Ferrando (Pcl) in visita alla Fac: “Sono 1200 i lavoratori a rischio nel Savonese”
Albisola S. “Visto la difficile situazione dei lavoratori della Fac tutt’ora in occupazione, visto il silenzio inspiegabile del Cda dell’azienda o le poco promettenti voci che sembrano trapelare su una eventuale “liquidazione senza liquidatore”, il Partito Comunista dei Lavoratori rinnova la sua solidarietà e vicinanza agli operai e continua a sostenere la loro lotta e la loro difesa dei mezzi di produzione da un’eventuale smantellamento e delocalizzazione”: lo si legge in una nota del partito.
Proprio oggi alle ore 16 il portavoce nazionale Pcl Marco Ferrando si recherà in visita presso la fabbrica e gli operai in occupazione. “Ciò per sottolineare come riteniamo questa realtà lavorativa importante e quanto sia in primo piano l’urgenza di trovare soluzioni concrete che possano salvaguardare i posti di lavoro di 160 operai cui corrispondono altrettante famiglie della provincia savonese”, si legge ancora nel comunicato.
“Il nostro intervento sarà comunque intenzionato a ricordare che la Fac non è un caso isolato. Essa rientra in una situazione generale di crisi sistemica e di attacco ai lavoratori e al popolo italiano in nome della massimizzazione del profitto e della riduzione dei lavoratori a semplice ‘fattore di produzione’ sostituibile con ‘lavoratori-merci’ a miglior prezzo (e ovviamente maggiormente sfruttati) in altri luoghi del mondo. Solo in provincia sono 1200 i lavoratori che rischiano, a breve, di non avere più una prospettiva lavorativa e quindi di vita (Ocv, Ferrania, Cartiera di Murialdo e di Varazze, Cantieri Baglietto, Sanzone e chi più ne ha più ne metta), per non parlare della più generale situazione italiana”.
“E di fronte a tutto questo il governo Monti, servo di interessi finanziari e confindustriali, risponde con un ulteriore attacco al lavoro attraverso la ControRiforma del Lavoro e l’attacco all’art.18, con il solo scopo di vanificarne gli effetti. Ma d’altronde, cosa ci si può aspettare da chi spinge per spendere fino a 25 milioni di € per 100 metri di inutile Tav Torino-Lione quando basterebbe un investimento ben inferiore per rilanciare una produzione e garantire a 160 lavoratori un futuro se non altro di sopravvivenza?”, concludono i rappresentanti Pcl.
REDAZIONE IVG
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