COMUNICATO STAMPA DIFFUSO ALLE REDAZIONI LOCALI
L'episodio del grave
infortunio riportato dall'operaio di origini marocchine, a seguito
dell'ultimo incidente sul lavoro verificatosi nei cantieri per il
raddoppio della linea ferroviaria, ci induce ad esprimere un
giustificato e legittimo giudizio di riprovazione e ad un forte e
sacrosanto risentimento riguardo la conduzione dei lavori da parte
della Ferrovial. Il fatto di stamane, dell'operaio caduto in una buca
profonda 8 metri, rischiava di divenire tragedia , analogamente a
quanto avvenne nel giugno 2008, in cui perse la vita il lavoratore
Bortolo Strambini, travolto da una centina che gli spaccò
completamente il torace. In entrambi i casi si tratta e si trattò di
lavoratori alle dipendenze di ditte esterne o sub-appaltatrici.
I lavori per la
realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria, nel corso degli
ultimi anni, sono stati caratterizzati da una gestione assai
discutibile. La mega-impresa spagnola ha bloccato i cantieri più
volte, lasciando a casa centinaia di operai senza paga per mesi, per
poi riattivarli, imponendo ai lavoratori “riassunti” ritmi e
condizioni di lavoro insostenibili per rispettare le scadenze
dell'appalto. Ciononostante la RFI continua a versare parte dei 60
milioni pattuiti per l'appalto, standosene ferma senza procedere ad
alcun ricorso concreto per vie legali per il rimborso dei soldi già
spesi e senza intervenire con la sostituzione della ditta
appaltatrice. Di diverso avviso, invece, è quando si tratta di
aumentare i biglietti dei treni interregionali per i pendolari in
cambio di un servizio sempre più scadente e vergognoso ( ritardi,
insufficienza di posti a sedere, totale mancanza di igiene ).
Le conseguenze delle
palesi irregolarità verificatesi nella costruzione del raddoppio
della linea ferroviaria sono ricadute, ancora una volta e
direttamente, sulla pelle dei lavoratori. La caduta dell'operaio di
stamattina rappresenta un altro triste segnale che conferma
l'arretratezza nel campo dei diritti del lavoro del nostro
territorio.
Dopo gli ultimi 1500
licenziamenti registrati l'ultimo anno nell'edilizia in provincia,
gli operai edili si trovano ad affrontare una situazione sempre più
difficile, con una maggiore esposizione alla ricattabilità dei
padroni e con condizioni di lavoro e di sicurezza precarie, oltre a
salari da fame.
Il PCL e'da sempre
vicino alle lavoratrici ed ai lavoratori, ed a livello nazionale,
unico partito coerentemente comunista, rivendica l'esproprio delle
Aziende che non garantiscono la sicurezza e la galera per i padroni
responsabili degli infortuni sul lavoro.
La sicurezza sul
luogo di lavoro deve essere controllata severamente dalle autorita'
preposte, che spesso sono assenti, e dai lavoratori stessi.
Su questi principi il
PCL si e' sempre impegnato e si continuerà ad impegnare per unire il
mondo del lavoro contro i continui attacchi del governo e del
padronato.
PCL SANREMO
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