"Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più uno schiavo, ma uomo libero" - LENIN

INTERVENTO DEL PCL SU ELEZIONI DI ARMA DI TAGGIA

9 Maggio 2012

Taggia, Marco Scajola: "Più che una vittoria di Genduso, è una vittoria della divisione..."

TAGGIA. Le analisi e gli interventi delle segreterie provinciali di PDL, PCL e PD sul dopo voto.

Nel giorno dopo la vittoria elettorale e la riconferma a sindaco di Taggia di Vincenzo Genduso, abbiamo raccolto le impressioni e i commenti di alcuni segretari provinciali dei vari partiti politici.
Per Alessandro Rossi portavoce provinciale del Partito Comunista dei Lavoratori: "La riconferma di Genduso non è stata determinata per il suo operato, ma principalmente dallo scarso livello dei candidati che si è trovato di fronte, entrambi del PdL, presentatisi l'uno contro l'altro non per ragioni politiche, ma perchè pedine dello scontro interno profilatosi nel partito di Berlusconi, già da alcuni mesi visibilmente in crisi e non solo in Provincia". E ha aggiunto: "Pertanto, molti taggesi, pur non essendo affatto entusiasti dell'amministrazione uscente, hanno preferito per questa volta "turarsi il naso". Inoltre è da dovere segnalare come dietro alle promesse di discontinuità delle liste civiche candidatesi, si malcelino, invece, interessi di banda e la rincorsa ad una poltrona alle istituzioni pur di vendere l'anima al diavolo. Altrimenti non si spiegherebbe come mai i giustizialisti di Di Pietro si siano alleati con una frangia del PdL. Un partito le cui vicende giudiziarie, in provincia di Imperia, sono note a tutti".
Ha aggiunto Rossi: "Auspichiamo che Genduso mantenga le promesse fatte in campagna elettorale, invitandolo a concentrare buona parte delle risorse per investimenti che incentivino l'occupazione, sopratutto tra i giovani taggesi, e aumentino la qualità dei servizi. E che abbia, sopratutto il coraggio, in rottura con le politiche di "sterminio sociale" del Governo Monti, di non fare pagare l'IMU sulla prima casa per tutti i bassi redditi, pensionati e disoccupati. Una richiesta che il PCL estende a tutti i Comuni della Provincia, come già hanno fatto molte altre sue sezioni per il paese".
Leandro Faraldi, segretario provinciale del Partito Democratico ha detto: "Esprimo a nome del Partito Democratico provinciale un vivo apprezzamento, per il risultato elettorale delle comunali di Taggia. La vittoria di Vincenzo Genduso rappresenta la volontà di proseguire in un percorso di amministrazione trasparente e partecipata." Ha evidenziato Faraldi: "La scelta del Partito Democratico, di “scongelare” i propri voti e di sostenere l'esperienza civica della lista “E' ancora tempo”, capeggiata dal Sindaco uscente, anche con la candidatura a consigliere comunale di Mariella Giordano e Luca Napoli, si è dimostrata vincente e vicina al sentire della gente.
Colgo l'occasione per ringraziarli entrambi, insieme al circolo e agli iscritti, per l'impegno profuso a sostegno della lista “E' ancora tempo”, perchè hanno dato un contributo fondamentale alla vittoria del Sindaco Genduso. E infine: "Ringrazio il Sindaco Genduso e gli altri candidati della lista, per aver creduto nel leale apporto di uomini e donne del Partito Democratico al progetto dell'amministrazione di Taggia."
Il segretario provinciale del PDL, Marco Scajola è stato telegrafico ma essenziale nel commentare la sconfitta: "Più che una vittoria di Genduso è una vittoria della divisione del Pdl. Le percentuali di Albanese e Alberghi evidenziano che le forze unite avrebbero stravinto... Peccato è andata così."
Per il vice coordinatore del PDL Marcello Pallini: "Al di la di una congiutura nazionale è da valutare che quando vincono i personalismi si è perdenti e Taggia è la dimostrazione. Genduso ha vinto col 36%, gli altri due candidati potevano stravincere insieme". Ha proseguito: "Il risultato di Albanese è un ottimo risultato e non si pensava che si potesse arrivare a conseguirlo." Sul Pdl: "O si da una centralità al direttivo o così non si può andare avanti. Inoltre questo voto è la chiara indicazione che la gente è esaurita dal teatrino della politica".

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