"Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più uno schiavo, ma uomo libero" - LENIN

INTERVENTO DEL COMPAGNO PICCARDI SULLE AREE PIAGGIO

31 Maggio 2012

Aree Piaggio, Piccardi: “Centrodestra e centrosinistra subalterni agli interessi di una minoranza di banchieri e industriali”

FINALE LIGURE. Il consigliere comunale d’opposizione Matteo Piccardi è il primo a rispondere alle dichiarazioni della vicepresidente della Regione, Marylin Fusco, sul progetto Piaggio.

“Rivendichiamo con forza ed orgoglio il fatto che unici sul territorio ci siamo espressi per mantenere la fabbrica a Finale e comunque la conservazione di quell’area come produttiva e industriale – afferma l’esponente del PCL – La Regione Liguria, governata da un blob di partiti che vanno purtroppo da Rifondazione Comunista sino all’imbarazzante Udc, hanno fatto una scelta opposta: una scelta che prevede il saccheggio del territorio e la sua cementificazione. Il risultato è che i lavoratori, il futuro della città, l’intero tessuto sociale, sono in mano al profitto degli speculatori privati, e la Regione Liguria continua a non fornire certezze sul finanziamento di opere pubbliche di nevralgica importanza, legate proprio allo spostamento delle fabbrica”.
“Ci chiediamo, noi del Partito Comunista dei Lavoratori, come si possa continuare a mentire di fronte ai ritardi a cui la stessa Fusco dell’Idv dovrebbe invece dare risposte, sempre secondo gli accordi di programma 2008 e sempre secondo l’agenda dettata dall’amministrazione comunale di Finale Ligure, che ha diritto di far valere la sua autorità locale. Di quali ‘responsabilità’ parla dunque? Le sue?” aggiunge Piccardi.
“Continuiamo e continueremo coerentemente a respingere il progetto Piaggio, ribadendo lo sfacciato ricatto occupazionale che porta in grembo, e sottolineando come centrodestra (maggioranza Richeri) e centrosinistra (governo regionale) siano subalterni agli interessi di una piccola minoranza di banchieri e industriali, non certo dei lavoratori e dei cittadini finalesi” conclude Matteo Piccardi.

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