"Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più uno schiavo, ma uomo libero" - LENIN

GRAVE AGGRESSIONE PADRONALE ALLA FILIPPI! QUESTA MATTINA, 23 MAGGIO 2012

23 Maggio 2012

Il delegato sindacale FIOM CGIL e militante del Partito Comunista dei Lavoratori (PCL), Andrea Berruti, è stato investito con l'auto dal titolare della Filippi mentre partecipava al presidio con blocco dei cancelli dello stabilimento.
I lavoratori della Filippi, la Fiom Cgil e il Partito Comunista dei Lavoratori non si faranno intimidire dalla violenza padronale, la lotta alla Filippi da questo momento si approfondisce e si estende.
La vertenza sindacale alla Filippi, azienda di Arsego di San Giorgio delle Pertiche (PD) produttrice di forni da incasso, è incentrata contro il licenziamento di 234 dipendenti tra impiegati ed operai e la chiusura dello stabilimento. Oltre ai dipendenti della Filippi, rischiano di perdere il posto di lavoro circa 500 lavoratori dell'indotto.
All'aggressione padronale bisogna rispondere con l'occupazione dello stabilimento e la nazionalizzazione dell'azienda, senza indennizzo per i padroni e sotto controllo dei lavoratori.
Questa è l'unica rivendicazione che di fronte alla arroganza padronale e alla prospettiva della chiusura dello stabilimento può difendere i posti di lavoro, i salari e la sopravvivenza di migliaia di famiglie di lavoratori, nativi e migranti.
PCL PADOVA

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