"Uno schiavo che non ha coscienza di essere schiavo e che non fa nulla per liberarsi, è veramente uno schiavo. Ma uno schiavo che ha coscienza di essere schiavo e che lotta per liberarsi già non è più uno schiavo, ma uomo libero" - LENIN

SOSTEGNO DEL PCL ALL'INIZIATIVA REFERENDARIA SUI TEMI DEL LAVORO

12 Settembre 2012

L'iniziativa referendaria per il ripristino dell'art.18 e per la cancellazione dell'art.8 , esprime rivendicazioni elementari del mondo del lavoro. Per questo il PCL sostiene e sosterrà l'iniziativa referendaria.

Ma la campagna referendaria non può essere un surrogato sostitutivo della lotta. Il tradimento del grande movimento di lotta sull'articolo 18 non può essere archiviato. Le sue conseguenze sui rapporti di forza e sul morale dei lavoratori sono stati enormi. Occorre allora rilanciare una grande mobilitazione radicale e di massa del mondo del lavoro che colleghi il ripristino dell'articolo 18 ad una piattaforma generale unificante e di svolta. Contro ogni spirito di rassegnazione o di affidamento passivo al populismo ( di Di Pietro o di Grillo).

Al tempo stesso è necessaria la coerenza. Le rivendicazioni referendarie sono di fatto in aperta contrapposizione non solo al governo Monti, ma a tutti i partiti che l'hanno sostenuto e lo sostengono contro i lavoratori, a partire dal PD. Occorre dunque una rottura generale e irreversibile col PD da parte di tutte le sinistre politiche e sindacali. Fuori da ogni logica che miri a fare del referendum una leva negoziale di possibile ricomposizione del centrosinistra in vista delle elezioni politiche.

Il PCL porterà nella comune campagna referendaria queste proposte caratterizzanti. Dentro la battaglia più generale per la cacciata del governo Monti e per un governo dei lavoratori.
 
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

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