COMUNICATO STAMPA DIFFUSO ALLE REDAZIONI LOCALI
Monti
e Burlando ci stanno depredando con una nuova “gradita” sorpresa
nelle buste paga delle lavoratrici e dei lavoratori.
Grazie
agli effetti della manovra “Salva Italia” ma uccidi gli italiani,
da questo mese troveranno la loro busta decurtata per effetto
dell'aumento dell'Addizionale regionale e del prelievo forzoso degli
arretrati per l'anno 2011.
Infatti
il Consiglio regionale, a maggioranza di centro di centro-sinistra,
il 27 dicembre ha fatto gli auguri al Nuovo anno ai propri cittadini
con la Legge regionale 37, che all'articolo 6 ha stabilito con
effetto retroattivo l'aumento delle aliquote di imposta.
Per
cui l'Addizionale regionale passa al 1,23% per i redditi sotto i
trentamila euro, ed al 1,73% per i redditi superiori, quindi con
aumento dello 0,33% per entrambi gli scaglioni. Tra l'altro la legge
è stata anche dichiarata urgente, come le alluvioni che travolsero
Genova il mese prima.
La
necessità di tale mannaia sociale viene attribuita al pensante della
sanità ligure che nel 2009 aveva una spesa pro capite di 2024 euro a
fronte della media nazionale di 1816 euro.
Il
deficit reale a fine anno 2011 è stato di 150 milioni di euro
mascherata con l'ennesima vendita a prezzi discutibili di immobili e
con alchimie contabili.
“Troppe
spese e una gestione non buona delle ASL”, così si giustifica la
Regione, tanto è vero che i manager dell'ASL 3 e ASL 1, ovvero
quella imperiese, sono stati mandati a casa pochi mesi fa, salvo
scoprire ad inizio marzo che lavorarono “così bene” nel
raggungimento degli obiettivi assegnati da ottenere un per gli anni
2009-10, di 26mila euro il primo e di 27mila euro il secondo, e cosi
via per gli altri manager sanitari.
Mentre
impazza il toto ospedale unico e cresce la fame di lottizzazione
delle future aree ospedaliere dismesse per operazioni di edilizia
residenziale e speculativa, le lavoratrici e i lavoratori dipendenti
pagano l'ennesimo tributo alla pessima gestione pubblica.
Il
PCL chiede il ritorno alle aliquote precedenti, la fine della
svendita dei beni immobili pubblici ed un piano di risanamento della
Sanità pubblica che ponga la salute e non l'interesse economico al
centro di ogni cosa.
Via
il Governo Monti, Via il Governo Burlando, figli della stessa
politica liberista che ogni giorno spegne la vita delle lavoratrici e
dei lavoratori.
PCL SANREMO
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