COMUNICATO STAMPA DIFFUSO ALLE REDAZIONI LOCALI
Come tutti ci aspettavamo, dietro proposta
del Ministero dell’Interno è stato sciolto il Consiglio comunale
di Venimiglia, dopo che l’anno scorso era già stato sciolto quello
di Bordighera, per il forte condizionamento esercitato dalla
criminalità organizzata.
Questa è l’ennesima dimostrazione di come il connubio politica e mafia non sia solamente una prerogativa del Meridione, ma riguardi tutto il territorio nazionale.
In questi giorni le forze dell’ordine hanno compiuto numerose operazioni svolte a sgominare le organizzazioni criminali presenti sul territorio.
Purtroppo queste operazioni da sole non servono.
Fino a che i politici continueranno ad anteporre le logiche personalistiche e gli interessi privati rispetto al bene pubblico ed all’interesse comune la sola attività di repressione del crimine sarà vana.
Nella sua recente visita a Sanremo il portavoce nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori, Marco Ferrando, aveva lanciato la parola d’ordine al riguardo: “No al mercanteggiamento e scambio di favori tra pubblico e privato”.
Ma questo non basta, bisogna che i cittadini, che poi liberamente o meno scelgono di eleggere consigli comunali che risultano poi essere soggetti ad infiltrazioni mafiose, si rendano conto che è ora di scegliere il nuovo ed il cambiamento, per una alternativa radicale alla connivenze ed alle convivenze fra il malaffare e la politica.
Questa è l’ennesima dimostrazione di come il connubio politica e mafia non sia solamente una prerogativa del Meridione, ma riguardi tutto il territorio nazionale.
In questi giorni le forze dell’ordine hanno compiuto numerose operazioni svolte a sgominare le organizzazioni criminali presenti sul territorio.
Purtroppo queste operazioni da sole non servono.
Fino a che i politici continueranno ad anteporre le logiche personalistiche e gli interessi privati rispetto al bene pubblico ed all’interesse comune la sola attività di repressione del crimine sarà vana.
Nella sua recente visita a Sanremo il portavoce nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori, Marco Ferrando, aveva lanciato la parola d’ordine al riguardo: “No al mercanteggiamento e scambio di favori tra pubblico e privato”.
Ma questo non basta, bisogna che i cittadini, che poi liberamente o meno scelgono di eleggere consigli comunali che risultano poi essere soggetti ad infiltrazioni mafiose, si rendano conto che è ora di scegliere il nuovo ed il cambiamento, per una alternativa radicale alla connivenze ed alle convivenze fra il malaffare e la politica.
PCL SANREMO
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