COMUNICATO STAMPA DIFFUSO ALLE REDAZIONI LOCALI
Nel
corso degli ultimi anni il Governo centrale ( Berlusconi ) ha ridotto
in maniera drastica il Fondo Nazionale delle Politiche Sociali. Allo
stesso modo sono stati ridotti o cancellati fondi nazionali “di
settore”: Fondo Sostegno Locazioni, Fondo Servizi Infanzia ed
Adolescenza, Fondo Politiche Giovanili, Fondo per la Famiglia, Fondo
Nazionale non Autosufficienti, etc.
L'attuale
Governo Monti non ha stanziato non ha stanziato un solo Euro per
rimpinguare tali capitoli.
Risulta
pertanto essere un problema reale il fatto che la Regione Liguria e
gli Enti Locali ( organizzati nei Distretti Socio Sanitari e negli
Ambiti Territoriali Sociali ), abbiano ottenuto minori risorse da
dedicare al sistema dei servizi sociali e socio sanitari locali ed
agli interventi di sostegno al reddito per spese di primaria
necessità in favore delle classi sociali più svantaggiate (
disoccupate e disoccupati con figli minori a carico, invalidi civili
soli, anziani con pensioni minime, etc. ).
I
tagli ai fondi nazionali non devono però costituire un alibi per
scaricare sulle categorie sociali più deboli i costi della
cosiddetta “crisi”. E' proprio in queste situazioni che dovrebbe
entrare con forza in gioco la politica con le sue scelte. Nei pur
esigui limiti di un Bilancio Regionale o Comunale
esistono
tutte le possibilità “di manovra” per prendere decisioni che non
penalizzino ma anzi incentivino le politiche dei settori in questione
valutando, in sede di elaborazione dei Bilanci medesimi, quali voci
tagliare e quali rendere più cospicue. Successivamente alla stesura
ed all'approvazione del documento contabile è inoltre sempre
possibile deliberare storni da una voce all'altra dello stesso.
Bisogna,
poi, cogliere una tendenza diffusa nelle amministrazioni locali della
zona a ridurre progressivamente gli stanziamenti a favore di tali
politiche.
Facciamo,
pertanto, pubblicamente appello ai partiti che ancora si definiscono
di sinistra e che hanno rappresentanti nel Consiglio Regionale od in
quelli Comunali della nostra provincia, affinché svolgano un attento
ruolo di controllo e di vigilanza in merito. Chiediamo anche con
forza ai partiti che si definiscono di “centro-sinistra” e che a
livello nazionale hanno abbracciato politiche sistematicamente
avverse alle classi popolari, di dimostrare un minimo di sussulto di
“dignità” perlomeno a livello locale evitando di perpetuare od
essere conniventi anche nelle amministrazioni periferiche, sia da un
ruolo di governo che di opposizione, con tali azioni distruttive dei
servizi sociali.
Sarà
nostra cura, come Partito Comunista dei Lavoratori, vigilare
attentamente e denunciare pubblicamente i tentativi di smantellamento
ulteriore del Welfare nella nostra Provincia.
PCL SANREMO
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