LOTTA AD OLTRANZA PER LA DIFESA DEL POSTO DI LAVORO
Venerdì 7 Settembre nuovo sciopero di 24 ore con presidio davanti ai cancelli della Centrale del Latte di Genova, per dire no alla chiusura di questo importante e storico stabilimento genovese ( fino al 1992 di proprietà del Comune, venduta poi a Parmalat e da questa ceduta a Lactalis nel 2011 ). La multinazionale francese ne ha di recente annunciato la chiusura.
In questo modo, perderanno il lavoro 63 famiglie impiegate direttamente nello stabilimento e altre 80 famiglie dell'indotto. Ciò porterà alla chiusura delle stalle e degli allevamenti delle valli genovesi, in una regione, la Liguria, che ne ha già molto pochi e che adesso rischia di vedere messa a rischio l'intera filiera del suo latte. A rischio anche le produzioni “Igp”di formaggi come quello della focaccia di Recco. Un duro colpo per un settore che, in Liguria come altrove, garantisce anche un costante presidio e gestione idrogeologica dei territori di vallata. Si rischia la desertificazione delle vallate genovesi. Dopo il passato crac della centrale del latte di Savona, assorbita da quella di Alessandria, che portò alla riduzione di occupati e alla chiusura di numerose imprese agricole del savonese, un'altro duro colpo per la nostra Regione.
Ancora una volta, i padroni vogliono scaricare gli effetti della crisi capitalista sui lavoratori e le lavoratrici. Contro tutto ciò i lavoratori della centrale e i numerosi allevatori dell'entroterra genovese, sostenuti dai vari sindacati di categoria, avevano già manifestato più volte nei mesi scorsi , con scioperi e cortei.
Adesso si aspetta l'incontro previsto a Roma il 21 Settembre presso il Ministero dello Sviluppo economico.
Come PCL Genova esprimiamo tutta la nostra solidarietà a questi lavoratori.
In questo modo, perderanno il lavoro 63 famiglie impiegate direttamente nello stabilimento e altre 80 famiglie dell'indotto. Ciò porterà alla chiusura delle stalle e degli allevamenti delle valli genovesi, in una regione, la Liguria, che ne ha già molto pochi e che adesso rischia di vedere messa a rischio l'intera filiera del suo latte. A rischio anche le produzioni “Igp”di formaggi come quello della focaccia di Recco. Un duro colpo per un settore che, in Liguria come altrove, garantisce anche un costante presidio e gestione idrogeologica dei territori di vallata. Si rischia la desertificazione delle vallate genovesi. Dopo il passato crac della centrale del latte di Savona, assorbita da quella di Alessandria, che portò alla riduzione di occupati e alla chiusura di numerose imprese agricole del savonese, un'altro duro colpo per la nostra Regione.
Ancora una volta, i padroni vogliono scaricare gli effetti della crisi capitalista sui lavoratori e le lavoratrici. Contro tutto ciò i lavoratori della centrale e i numerosi allevatori dell'entroterra genovese, sostenuti dai vari sindacati di categoria, avevano già manifestato più volte nei mesi scorsi , con scioperi e cortei.
Adesso si aspetta l'incontro previsto a Roma il 21 Settembre presso il Ministero dello Sviluppo economico.
Come PCL Genova esprimiamo tutta la nostra solidarietà a questi lavoratori.
PCL GENOVA
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